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via XX settembre n. 8 Brescia
IL PERCORSO NON HA CARATTERE TERAPEUTICO E SI DISTINGUE DA INTERVENTI DI TIPO CLINICO
Mediazione familiare
questioni trattabili secondo le esigenze della coppia:
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comunicazione della separazione ai figli ed alle famiglie di origine
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riorganizzazione pratica della vita familiare dopo la separazione
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affidamento dei figli
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educazione e tempi di cura dei figli
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compiti educativi
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casa coniugale
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assegni di mentenimento
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divisione dei beni
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questioni economiche



Mediazione in famiglia
Le dispute familiari nascono in un contesto di emozioni dolorose e le incrementano
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liti ereditarie
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conflitti fra genitori e figli, tra fratelli adulti
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liti legate alla perdita di autosufficienza di un membro della famiglia




Effetti della separazione sui figli
Judit Wallerstein, psicologa e ricercatrice americana, ha condotto con Joan Kelly un importante studio sugli effetti del divorzio nei bambini coinvolti, giungendo alla conclusione che "un divorzio affrontato in maniera oculata e realistica può insegnare ai figli come confrontarsi con i problemi della vita con comprensione, saggezza e azioni appropriate". Gli esperti ritengono, oggi, che non è più l'evento separativo ad essere considerato la causa di tutti i disagi personali e familiari di un nucleo, ma si pone attenzione alla qualità della relazione di coppia dopo la separazione, al grado di collaborazione e al dialogo, alle capacità genitoriali del singolo.
Non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo; le reazioni dipendono dal grado di sviluppo, dalla fascia d'età e anche dal genere sessuale di appartenenza e rappresentano le risposte adattive che i figli mettono in atto per attivare risorse e proporre soluzioni alla situazione di disagio e stress che stanno vivendo.
JUDITH WALLERSTEIN e JOAN KELLY, Surviving the breakup: How Children and Parents Cope with Divorce, New York, 1980
JOHN M. HAYNES e ISABELLA BUZZI, Introduzione alla mediazione familiare, Giuffrè, 2012
Ma che cos'è la mediazione familiare?
Il legame di coppia può finire ma genitori si rimane per sempre

Sai che le dispute familiari coinvolgono persone che avranno rapporti interdipendenti e continui?
Sai che le dispute familiari nascono in un contesto di emozioni dolorose e le incrementano?
Sai che la separazione e il divorzio hanno un impatto su tutti i membri della famiglia, specialmente sui BAMBINI, per i quali rappresentano un EVENTO CRITICO?
Sai che il conflitto può essere una risorsa?
La mediazione familiare è un percorso volontario, breve (8-10 incontri), di facilitazione al dialogo, in grado di aiutare la coppia che vive un periodo di crisi e si sta separando a trovare un modo per comunicare e per raggiungere accordi condivisi, senza delegare ad un Tribunale le decisioni relative al proprio futuro ed alla propria famiglia.
Si svolge in un ambiente accogliente ed informale, seppur professionale.
Impiegando una gestione positiva del conflitto, riattivando ascolto reciproco e comunicazione, il mediatore accompagna la coppia verso una riorganizzazione del sistema familiare, cercando di salvaguardare le relazioni.
Il mediatore è una figura imparziale, facilitante, neutrale, non giudicante. Aiuta a trovare soluzioni senza imporre valutazioni, sentenze, diagnosi o pareri.
Le coppie possono cogliere l'occasione per superare la loro conflittualità e negoziare un accordo, da loro stessi voluto e non imposto da altri, rispondente quindi ai loro bisogni, interessi ed esigenze ed a quelli dei figli. Per tali ragioni, l'accordo raggiunto sarà mantenuto più facilmente e rispettato maggiormente nel tempo, evitando alla coppia di cadere vittima di nuovi e devastanti conflitti e delle emozioni negative conseguenti.
La mediazione familiare si distingue, quindi, nettamente, dagli interventi di tipo clinico o dalla terapia di coppia, ed anche dalla consulenza legale: è un lavoro a tre in cui i genitori ed il mediatore, ognuno con le proprie competenze, si muovono sul terreno dello scontro legato alla separazione. Il mediatore coinvolge sin dall'inizio entrambi i partner con un lavoro complementare al processo legale, che si concentra su presente e futuro, sulla co-genitorialità dopo la separazione, su aspetti pratici e volge a rafforzare l'autonomia dei partecipanti cercando di evitare loro il coinvolgimento del Tribunale, se non per la ratifica di accordi già raggiunti.
Non è la separazione in sé a provocare danni ai figli, quanto le modalità della separazione.
Una conflittualità aperta può incidere negativamente sullo sviluppo psico-fisico del minore.