
L'assegno unico universale (AUU) è una misura di sostegno economico alle famiglie con figli a carico, introdotta in Italia per semplificare e unificare le precedenti agevolazioni. Anche in caso di separazione o divorzio dei genitori, l'assegno unico può essere richiesto e percepito, ma con modalità specifiche.
Calcolo dell'assegno unico universale
L'importo dell'AUU dipende da:
Numero di figli a carico: l'assegno viene riconosciuto per ogni figlio, fino a 21 anni (con condizioni specifiche) e senza limiti di età in caso di figli disabili.
Indicatore ISEE: l'importo varia in base al valore ISEE del nucleo familiare.
Per valori ISEE bassi (fino a 16.215 euro), l'importo è massimo (circa 189,2 euro mensili per figlio nel 2024).
L'importo diminuisce progressivamente con l'aumentare dell'ISEE fino a un valore minimo di 54,1 euro mensili per figlio.
Condizioni particolari:
Maggiorazioni per figli disabili.
Maggiorazioni per figli fino a 1 anno di età o per famiglie numerose.
Gestione dell'AUU in caso di separazione o divorzio
In caso di genitori separati o divorziati, l’assegno viene gestito in base agli accordi tra le parti o alle decisioni giudiziali. Le modalità principali sono:
Richiesta separata dai genitori:
Entrambi i genitori possono fare richiesta per l'AUU, ciascuno per il 50% dell'importo spettante.
Se solo un genitore presenta domanda, riceverà l’intero importo.
Ripartizione dell'importo:
In assenza di accordi diversi, l'assegno viene suddiviso equamente tra i genitori (50%-50%).
È possibile, tramite specifici accordi o sentenze, destinare l’intero importo a un solo genitore (ad esempio, quello affidatario).
ISEE e nucleo familiare:
L'ISEE considerato per il calcolo dell'AUU è quello del nucleo familiare di riferimento del figlio.
Se il figlio vive principalmente con un genitore, quest'ultimo può includerlo nel proprio ISEE.
Passaggi pratici
Entrambi i genitori devono avere un account SPID, CIE o CNS per accedere al portale dell'INPS.
Durante la domanda, si specificano i dettagli sulla custodia del figlio e sulla modalità di ripartizione dell’assegno.
Se non si raggiunge un accordo tra i genitori, l’INPS potrebbe richiedere documentazione aggiuntiva, come la sentenza di separazione o altri documenti legali, per determinare a chi erogare l'assegno.
Dettagli:
Il nucleo familiare del minore:
Il figlio fa parte del nucleo familiare del genitore con cui convive stabilmente, indipendentemente dagli accordi di separazione o dalla situazione patrimoniale dell’altro genitore.
L’ISEE utilizzato per calcolare l’assegno si basa sui redditi e patrimoni di tutti i componenti di quel nucleo familiare.
Genitore non convivente:
Se il genitore non convivente non fa più parte dello stesso nucleo familiare (perché separato o divorziato), il suo reddito non entra direttamente nell’ISEE del nucleo familiare del figlio.
Tuttavia, se il genitore non convivente è stato dichiarato "non estraneo al nucleo" (ossia continua a contribuire economicamente o vi sono accordi specifici), il suo reddito potrebbe essere considerato, aumentando il valore ISEE.
Casi particolari:
Affido condiviso: Il nucleo familiare del figlio rimane associato al genitore con cui risiede prevalentemente.
Figlio maggiorenne a carico: Se il figlio sposta la residenza o crea un nuovo nucleo familiare, si utilizzerà l’ISEE del nuovo nucleo.
In sintesi
L’ISEE di riferimento per l’AUU è quello del nucleo familiare in cui il figlio risiede stabilmente. Il reddito del genitore non convivente non viene automaticamente incluso, salvo accordi specifici o disposizioni che lo riconoscano come parte del nucleo del minore.
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